‘Cotal vantaggi’ à questa Ptolomea, 						c.84r.b 
Che spesse fiade l’anima ce cade 
Innanti ch’Atropos morte li dea. 
E per che tu più volentier mi rade 
Le vetriate lagrime dal volto, 
Sappie che tosto che l’anima trade 
Chome fec’io, il corpo su’ gli è tolto 
Da un demonio che poscia il governa 
Mentre ch’el tempo suo tutto sia vòlto. 
Ella ruina in sì facta cisterna; 
E forse pare anchor il corpo suso 
Dell’ombra che di qua dietro mi verna. 
Tu’l dei saper, se tu vien pur mo giuso: 
Egli è ser Branca Doria, e son più anni 
Poscia passati ch’ei fu su rachiuso’. 
‘Io credo’, diss’i’ lui, ‘che tu m’inganni; 
Ché Branca Doria non morì unquanche, 
E mangia e beve e dorme e veste panni’. 
‘Nel fosso su’, diss’el, ‘di Malebranche, 
Là dove bolle la tenace pece, 
Non era giunto anchora Michel Zanche 
Che questi lasciò ‘l diavol in sua vece 
Nel corpo suo, ed un suo prossimano 
Che’l tradimento insieme con lui fece. 
Ma distende oggimai in qua la mano 
Aprimi gli occhi’"   etcetera.
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