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Documenti per la storia della città di Arezzo nel Medioevo vol. 2
Toscana
1180
1200
Ubaldo Pasqui
1916
Firenze
U. Pasqui, Documenti per la storia della città di Arezzo nel Medioevo I-IV, I: Arezzo 1899; II: Firenze 1916; III Firenze 1937; IV Appendice Arezzo 1904.

Si riproducono dal vol. 2 i documenti redatti tra il 1180 e il 1200, corrispondenti alle pp. 1-56.

Parole: 19138
Caratteri: 134846

il simbolo † rappresenta la croce presente nell’originale a stampa
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il simbolo // indica un simbolo non riproducibile dell’edizione a stampa
le serie di punti ... presenti nel testo corrispondono a quelle presenti nell’originale a stampa
l’alternanza tra carattere maiuscolo e minuscolo che si rileva in alcuni luoghi del testo corrisponde all’originale a stampa
le parentesi [ ] indicano integrazione dell’editore
le parentesi ( ) indicano congettura dell’editore

E.Br.

Si riproducono dal volume 2 anche i documenti relativi agli anni 1221 e 1222, corrispondenti alle pp. 176-185.
Parole: 3228
Caratteri (spazi esclusi): 20206

F.V.

Si Riproducono anche i documenti relativi all'anno 1201
M.E.L
scarica allegato U. Pasqui Documenti 1180-1189.doc
scarica allegato U. Pasqui Documenti 1190-1199.doc
scarica allegato U. Pasqui Documenti 1211.docx
scarica allegato U. Pasqui Documenti 1221-1222.doc
scarica allegato U.Pasqui.doc

PosizioneLuogoNaturaRegesto
391Arezzo Il marchese Ranieri ed il fratello Ugolino cedono ai consoli di Arezzo le selve di Vallagine, Frassineto e Agutolo.
392ArezzoIl vescovo Eliotto conferma le possessioni della chiesa di S. Biagio in Arezzo
393Arezzo I Consoli di Arezzo danno licenza al Priore di Camaldoli di riedificare i castelli e le chiese di Anghiari e Montedoglio.
394ArezzoRolandino di di Mambilia dona terre e castelli alla Canonica di Arezzo e pievi all'Abbazia di Agnano.
395Velletri (Roma)Papa Lucio III conferma i possedimenti e le immunità della canonica Aretina.
396Anghiari (AR)Convenzioni tra gli Aretini e gli uomini d' Anghiari, stabilite dal Priore di Camaldoli, da quello di Anghiari e dall' Abbate di Prataglia.
397Anghiari (AR)Il priore di Camaldoli, quello di Anghiari e l'abate di Prataglia danno in locazione la piazza del castello di Anghiari al Comune di Arezzo.
398Velletri (Roma)Papa Lucio III conferma i possedimenti e le immunità dell'abbazia di Santa Flora.
399ArezzoIl vescovo di Arezzo Eliotto cede alcune terre in Casentino all'abate di Prataglia
400PisaPapa Clemente III conferma i possedimenti alla chiesa di S. Michele in Arezzo.
401LateranoPapa Clemente III conferma i possedimenti al vescovo di Arezzo.
402Badia Pataglia (AR)Il vascovo di Arezzo Amedeo, l'abate di Prataglia e Giuseppe d Marciano decidono sull'edificazione del castello e della chiesa di Serravalle.
403L'abate di S. Flora dona al preposto della chiesa di Arezzo la torre di Rigutino.
404Città di Castello (PG)Astoldo di Bernardino vendono il castello di Toppole ed il territorio circostante alla chiesa di S. Donato.
405L'abate di S. Flora chiede al Comune di Arezzo l'immunità per le persone ed i possedimenti del monastero.
406Città di Castello (PG)Sentenza a favore della chiesa aretina circa la proprietà delle Lame del Tevere.
407SienaL'imperatore Enrico VII conferma le possessioni della Chiesa aretina e la prende sotto la propria tutela.
408ArezzoI Canonici della Pieve di S. Maria in Arezzo danno a livello la quarta parte del castello di Vitiano a Ranucio, Chiarello e Bernardino.
409ArezzoSentenza contro i figli di Berengario che detenevano delle terre appartenenti a S. Pier Piccolo.
410ArezzoIl Podestà e gli uomini di Arezzo promettono immunità e tutela alle persone e cose appartenenti al monastero di s. Flora.
411PisaL'imperatore Enrico VII prende sotto la propria tutela il monastero di s. Flora che per suo ordine andava riedificato.
412ArezzoIl marchese Uguccione dona al comune di Arezzo i suoi possedimenti nella pieve di s. Antimo.
413Testimonianze relative a una causa fra l'abate di s. Flora e Rolandino Pagani.
414LateranoPapa Celestino III ordina al vescovo di Firenze di esaminare i diritti del vescovo di Fiesole e di quello di Arezzo circa l'ospedale e la chiesa di Pontevalle.
415Farneta, Cortona (AR)Sentenza relativa a una causa fra il vescovo di Arezzo e il vescovo di Chiusi sulla giurisdizione dell'oratorio di s. Andrea a Montepulciano.
416LateranoPapa Celestino III conferma la sentenza sulla controversia fra lo spedaliere di Pontevalle e il vescovo di Arezzo Amedeo.
417RomaPapa Celestino III ordina all'abate di s. Flora di restituire a Rolandino Pagano la parte del castello di Rigutino che aveva acquistato illegalmente.
418ArezzoIl duca di Toscana Filippo conferma alla chiesa di Arezzo il privilegio concesso nel 1191 da Enrico VII.
419Wurzburg (Germania)L'imperatore Enrico VII prende sotto la sua protezione i figli del conte Ranieri da Montauto coi loro possedimenti.
420I Consoli e i Dieci Buoni Uomini di Arezzo giurano immunità al monastero di s. Fiora.
421Castiglion del lago (PG)L'imperatore Enrico VIII concede ai figli di Raniei di Montauto il foro di Castiglione e il diritto di edificare una casa a Citerna.
422Montefiascone (VT)L'imperatore Arrivo VII conferma i privilegi della Chiesa e del vescovo di Arezzo tra cui il privilegio di battere moneta.
423LateranoPapa Celestino III chiede al vescovo di Arezzo Amedeo di intimare all'abate di s. Fiora di restituire il castello di Rigutino a Rolandino Pagani.
424Giuramento di immunità dei Consoli e cittadini di Arezzo all'abbazia di s. Flora.
425ArezzoSentenza del legato imperiale Enrico Faffo contro gli invasori dei beni dell'abbazia di s. Flora.
426Badia al Pino (AR)Rinuncia a terreni e patronati dei Nobili di Dorna a favore della Canonica di Arezzo.
427ArezzoPapa Innocenzo III commette al vescovo di Fiesole e all'Abate di Coltibuono la risoluzione di una causa fra il vescovo e il preposto di Arezzo contro l'abate di S. Antimo.
428LateranoPapa Innocenzo III conferma i privilegi della Chiesa di Arezzo.
429Castiglion del lago (PG)Convenzione di pace tra i Consoli di Arezzo e il Podestà di Perugia.
430I Consoli di Arezzo e gli abitanti di Castiglion Fiorentino concordano reciproca difesa.
431Il vescovo e il Podestà di Città di Castello chiedono l'intervento di Papa Innocenzo III per proibire agli Aretini di ricostruire il castello di Monte santa Maria Tiberina.
432LateranoInnocenzo III proibisce ai Consoli di Arezzo di riedificare il castello di Monte santa maria Tiberina.
433ArezzoI marchesi Ugolino e Uguccione denunziano a favore della Università dei mercanti di Arezzo il pedaggio che esigevano sulle proprie terre.
434MeloncelloI conti Ugolino e Buonconte fratelli e figli del conte Ugo, e il conte Guido del fu Teberto, cedono al Comune di Arezzo il poggio di Meloncello con tutti i suoi diritti e le sue appartenenze.
458L’Abbate di S. Fiora si appella al legato imperiale di Toscana, Averardo di Lutrio, perché gli vengano riconosciuti i suoi diritti sul mulino di Ponte a Caliano
459Raccolta di testimonianze sul contenzioso sorto tra la Canonica Aretina e i Lambardi di Petrognano e di Giovi sulla proprietà dei molini di Fonte Ornaia e di Querceto nel torrente Chiassa
460CampoleoneIntervento dell’Arciprete, giudice nel contado Aretino per Everardo di Lutra vicario imperiale, a favore di un tal Giovanni contro la pretesa avanzata dall’attore della Chiesa di Arezzo che reclamava da questi il mulino di Ponte a Caliano sull’Arno
494ArezzoIl vescovo Martino pronunzia la scomunica contro coloro che ritenevano i beni, toglievano i diritti e non riconoscevano i feudi del monastero di s. Fiora.
495LateranoOnorio III scrive al Vescovo di Arezzo affinché faccia ricostituire la disciplina del monastero di s. Maria d'Agnano.
496VenafroLettera di Federico II che ingiunge ai soggetti del Monastero di s. Fiora di restituire all'abate tutte le spese sostenute per fornire soldati all'imperatore e per mandargli come nunzio Ugo sacrista.
497Vignano, presso SienaCapitoli della lega tra gli Aretini e i Senesi, giurati dal Consiglio della Campana della città di Arezzo.
498ArezzoQuietanza di pagamento fatta dai Ghibellini di Arezzo al Comune di Siena.
499ArezzoI membri del consiglio della Campana di Arezzo giurano al potestà di Siena i capitoli della lega convenuta il 3 settembre 1222.
500ArezzoIl vescovo Martino confessa di aver ricevuto del denaro in prestito da Giovanni della Serra, cittadino senese, e di averlo speso per andare a Roma all'incoronazione di Federico II; per questo motivo obbliga i beni dell'Episcopato.

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